Il medium d’apertura scozzese sta per correre sprigiona i suoi divertenti ovali temi
Finn Russell: “La mia forma fisica? Sono un giocatore di rugby, non un bodybuilder” (ph. Massimiliano Carnabuci)
Nel bene e nel maschio un giocatore come Finn Russell fa sempre discutere. Sa essere croce e delizia come pochi, anche per via dei suoi componenti, che spesso vanno in contrasto con gli staff tecnici da cui è allenato.
L’intervista dà rugbirama, il trequarti si è così espresso su alcuni punti: “In panchina contro l’Irlanda? Inutile negarlo: a nessuno fa piacere, ma mi era già capitato con Townsend in occasione delle mie 50 presenze”.
Ebbene, Russell fa sul serio nel parlare di un argomento che in questo momento si sta discutendo e non poco di tutto ciò che riguarda la “muscolarizzazione” di tutti i giocatori: “Sono un giocatore di rugby, un peso medio di apertura, non un bodybuilder. Il Il mio “lavoro” non è quello di spingere in mischia o di superare lo slancio gli avversari come le ali”.
“Per essere al mio massimo devo essere felice e avere la testa sgombra. La mia forma fisica, per me, non ha importanza. Inoltre, ho gestito barrette proteiche o cucite dal genere, fatemi sapere che amo troppo pizza e hamburger…”
Infine conclude dicendo: “Conosco molto bene la mia reputazione ed è quello che penso del mio stile di gioco e della mia costanza e della mia costanza y incostanza, ma I keep alle mie experienze posso ache dirvi di aver porto cose in alcune squadre che altri non provavano minimamente. A volte vedo Marcus Smith e Romain Ntamack si dimostrano le mie stesse identiche giocate: a loro non viene rimproverato niente. Forse dovrei iniziare a giocare a rugby 15 anni dopo…”, chiude in maniera tagliente.
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