Il numero 8 inglese di Montpellier al centro dell’attenzione ha fatto la prova superlativa contro gli Harlequins in Coppa dei Campioni
Zach Mercer a Montpellier-Arlecchini – tel. Sylvain Thomas/AFP
L’Inghilterra è il paese delle polemiche. Soprattutto nello sport, soprattutto quando si parla della nazionale di rugby, sotto una feroce indagine dà parte dell’opinione pubblica in un’altra situazione, ancor più da quando è pieno di un signore australiano dà le sopracciglia arcuate e dà piacere per la visione anticipata in stampa conferenza
Indubbiamente sospettoso, il pubblico inglese è diventato il paladino di se stesso del popolo per il quale rivendicherà un posto diretto nel XV della Rosa. In tempi recenti, se è stato battuto da Marcus Smith, se è stato battuto da Alex Dombrandt, se è stato battuto a lungo da Sam Simmonds.
In poco ma non hanno accesso di un lampo il suo Zach Mercer, il numero 8 inglese di Montpellier che, nella finale di Coppa dei Campioni contro gli Harlequins, si è offerto di esibirsi classificabile solo tramite il metro di Giudizio della Scala Mercalli: 10; completamente dirompente; rovina di costruzione; crepac nel suolo.
Un emigrante dalla palla ovale: cresciuto a Bath, World Rugby Junior Player of the Year nel 2017 dopo essere approdato alla Sei Nazioni U20 con il Grande Slam ed essere arrivato in finale ai mondiali, dopo 5 anni di Premiership il suo carrier è rimasto vivo che gli astri sembravano aver disegnato per lui, ovvero essere un fermo nazionale della inglese.
Leggi tutto: Coppa dei Campioni: l’anteprima del ritorno degli ottavi di finale
L’estate scorsa, quindi, Mercer ha fatto armi e bagagli. Ha visitato Bath, il club che porta il suo nome era un simbolo, e ha attraversato la Manica per scoprire qualcosa di più su di sé e sugli altri, e ha cercato di arrivare in vetta alla Top 14.
D’altronde la famiglia Mercer non ha mai temuto gli spostamenti: Il padre di Zach, Gary, era un giocatore Maori di campionato di rugby Neozelandese, trasferitosi in Inghilterra per motivi professionali. Nel 1997 Zach è nato a Leeds, dalla famiglia se si è trasferito ad Halifax, ha vissuto fino al 2005, trasferendosi prima a Glasgow.
Qui Mercer entra nella accademia dei Glasgow Warriors e, se aveva acquisito la possibilità di risiedere, presentava la Scozia nella categoria under 16. Nel 2015, se si trasferiva in Inghilterra, firmava con il Bath e iniziava il suo cammino con la nazionale britannica.
Il rapporto con la squadra bianco-nero-blu arriva solo un anno dopo, a 19 anni. Suona come la caratteristica tipica del grande giocatore: è velocissimo, un fascio nervoso che smuove montagne grazie a tutta la sua capacità tecnica e al baricentro basso. Nemmeno se giocatore con un quoziente ovale alto e molto talento, è paradossalmente favorito dal suo lavoro, non secondo tutte le regole. Il grasso che fisicamente non è enorme, inoltre, lo squalifica agli occhi di Eddie Jones, tecnico con una nota prediletta dal chilorugby.
Leggi anche: Rugby in diretta: il palinsesto tv e streaming dal 15 al 17 aprile
Inizialmente, Jones semina in realtà probabilmente per puntare il suo pupillo di Bath. Nell’autunno del 2017 lo porta al test di novembre come apprendista, nel 2018 lo seleziona e lo fa diventare il migliore contro i Barbari, primo della borsa di studio per presenze contro Sud Africa e Giappone.
Hanno detto che ha giocato 65 partite giocate in 5 fasi di Premiership, ma, non abbastanza per costruire una credibilità per il giocatore che va al sopra dell’essere uno dei top player di un importante club del massimo campionato inglese: gli manca l’ultimo gradino, quello che dai 250 giocatori della prima divisione porta ai 35/40 considerati per il livello internazionale.
Finito fuori dai radar de Eddie Jones, che nel frattempo ha iniziato a convocare regolarmente Simmonds e, negli ultimi mesi, Dombrandt, per Mercer il riscatto è arrivato tutto insieme sabato scorso, nell’atteso ottavo di finale de Champions fra Montpellier e Harlequins, con Campioni d’Inghilterra battiti 40-26.
Ho trascorso 68 minuti in campo, in cui il talento stesso di Alex Dombrandt era stato oscurato, e aveva suscitato inaspettatamente l’interesse del pubblico inglese. Illinois custode e il Telegrafo hanno fatto a gara a pubblicazione le rispettive interviene con lui, Rugby Pass Non c’è stata occasione di solleticare i lettori della sua sezione a pago con un articolo dal titolo eloquente L’Inghilterra dovrebbe incoraggiarlo a possedere la sua idoneità per Zach Mercer?
Dubito che la sua costanza fisica come giocatore fosse inaspettatamente spazzatura: “Il Top 14 è un campionato durissimo di Premiership, non sono selezionato se non potessi affrontelo – ha detto al custode il giocatore, che sembra comunque più fisicamente robusto che nel recente passato – Forse le persone che dicono che questo cuce se si riferisce a ciò che hanno visto in cinque anni in Inghilterra, invece che a quello che esta acccadendo adesso.”
Montpellier è primo nelle qualifiche del campionato francese con 14 punti di vantaggio con cui sarò allo Stoop per il ritorno dell’Ottavi di Champions Cup. Per Mercer sarà la 24esima presenza stagionale, in un anno cruciale in cui è stato in giro per circa 1500 minuti, ciascuno dei quali importanti por portare Montpellier nell’invidiabile situazione in cui si trova. Il comune voglia non manca per scendere in campo e manderà un nuovo segnale del suo talento: “Gli Harlequins sono di sicuro i maestri della rmonta, ma è stato frustrante vedere quanti articoli hanno continuato a dire che sono loro i preferiti. Not è una cosa che da queste parti abbiamo digerito così bene.”
I Quins sono riusciti a ridurre lo svantaggio fino al 40-26 finale dopo aver trovato sotto di 35 punti. La partita di ritorno non è una pratica chiusa, ma il fatto che tante persone credano ancora che gli arlecchini partano con i favori del prognosi infiamma Mercer: “Abbiamo appena battuto i campioni d’Inghilterra eppure ancora si dubita di noi. E’ una grande opportunità. Siamo sfavoriti? Benissimo. A chi non piace partere come un sconosciuto? Possiamo andare a testa alta alla partita di sabato: siamo primi nella Top 14 e in ottima posizione in Champions. Che dubitino pure, noi spogliatoio crediamo in noi stessi.”
Lorenzo Calmai
Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie metti il tuo come alla pagina Facebook Dì OnRugby e/o iscriviti il nostro canale Telegram. Per studiare, rivedere o verificare il regolamento del gioco del rugby, ancora, clicca qui chi.
onrugby.it © riproduzione Riservata